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Lavorare con il dolore fisico. Il dolore non sei tu.

Melissa Sangermani

Esperimento:


La prossima volta che ti capiterà di darti una martellata su un dito o di urtare con il gomitolo contro uno spigolo, puoi fare un piccolo esperimento di consapevolezza.

Prova ad osservare l'esplosione di sensazioni che provi e la cascata di improperi mugolio movimenti improvvisi che essa produce. Il tutto avviene in un secondo o due: se riesci a diventare consapevole delle tue sensazioni in un tempo così breve, noterai probabilmente che smetti di imprecare o di lamentarti e i tuoi movimenti diventano meno violenti. Concentra l'attenzione sulle sensazioni nel punto traumatizzato e nota come cambiano: dolore lacerante, fitte, dolore pulsante, bruciore, indolenzimento si accavallano e si susseguono come un caleidoscopio di. luci colorate proiettate su uno schermo. Continua a seguire l'evoluzione delle sensazioni mentre curi il punto colpito, comprimendolo, applicandogli del ghiaccio, mettendolo sotto l'acqua o facendo qualsiasi altra cosa ti senti di fare.


In questo piccolo esperimento, se la tua concentrazione è forte, noterai cose un centro di calma al tuo interno, da cui osservi lo svolgersi di tutto l'episodio. Ti sentirai, magari, come se fossi completamente distaccato dalle sensazioni che provi: come se non fosse tanto il "tuo dolore" quanto semplicemente "dolore".

Può essere un luogo di pace situato "all'interno" del dolore o "dietro" al dolore. E, se non provi niente di tutto questo, puoi sempre riprovare la prossima volta che ti capiterà di urtare energicamente contro qualcosa.


Se nei momenti in cui accidentalmente ti fai male provi ad esaminare attentamente quello che provi scoprirai che il modo in cui ti rapporti alle tue sensazioni fa una grossa differenza in termini del dolore e della sofferenza complessiva che la situazione ti causa.

Influisce anche sulle tue emozioni e sul tuo comportamento.

Può essere una vera rivelazione scoprire che hai a disposizione tutta una gamma di scelte nel rapportati al dolore fisico, oltre a quella di esserne automaticamente sopraffatto.


In medicina i casi di dolore acuto, come quelli sopra riportati, sono più trattabili dei casi di dolore cronico.

Ci sono dolori cronici che non vengono eliminati né dai farmaci né da interventi chirurgici. A volte la loro causa non è nemmeno ben definita.


Grazie alla pratica di Mindfulness si impara ad usare la consapevolezza per fare amicizia con i dolori cronici, per strano che questo possa sembrare, e per stabilire con essi una relazione più saggia.

Questo è quel che significa affrontare il dolore o imparare a conviverci.


Il lavoro di consapevolezza va portato avanti insieme a ogni altra procedura medica necessaria ad alleviare o eliminare il dolore. Non sostituisce le cure mediche, bensì può essere un vitale completamento ad esse.


Per approfondimenti o informazioni scrivimi.

 
 
 

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